La prima distinzione da comprendere per capire cos’è il giudizio sintetico apriori è tra giudizi analitici e giudizi sintetici. Presupposto fondamentale di tutta la ricerca è quindi la coscienza che il soggetto ha del mondo, conoscenza del mondo o meglio immagine del mondo, definita da Kant Di seguito sono elencati i principali punti trattati dall'opera:

Esse possono essere considerate come dei filtri, delle forme innate che appartengono ad ogni soggetto pensante: quindi per tale caratteristica Kant può affermare come sia possibile l'esistenza di una conoscenza con validità universale. L'obiettivo centrale della filosofia kantiana, in special modo nella sua fase "critica" è quello di stabilire Nell'istanza critica di Kant risulta quindi centrale l'aspetto del limite: il criticismo infatti si presenta come una filosofia del limite e può venir definito un'È da sottolineare come il criticisimo di Kant sia anche frutto di influenze provenienti da un determinato quadro storico: la Tuttavia il kantismo si distingue dall'empirismo per l'analisi critica che viene effettuata a monte: sulle condizioni di possibilità e i limiti di validità della conoscenza. Nell'introduzione, Kant si pone il problema di definire quali giudizi siano scientifici: giunge quindi a caratterizzare la conoscenza scientifica con tre caratteristiche: Posta questa premessa, Kant analizza le posizioni filosofiche presenti all'epoca, raggruppandole nei due grandi gruppi del Kant giunge dunque a considerare l'unica forma di conoscenza veramente scientifica: i La scienza perciò esiste ed è universale, perché alla sua base vi sono i L'aritmetica e la geometria sono considerate da Kant come delle scienze sintetiche a priori per eccellenza

Vedi Enciclopedia Kant Vedi Dizionario Filosofico conoscenza a posteriori A priori, ad esempio, è il modo di conoscere (percepire) il tempo e lo spazio, i quali vengono percepiti come “tempo” e come “spazio” proprio in forza della struttura stessa della mente, che non può non considerare, immersa com'è nel mondo, una realtà priva di spazio e di tempo. In secondo luogo, la nuova teoria della conoscenza comporta la distinzione tra Per Kant la conoscenza non può essere altro che fenomenica. La conoscenza "a-priori" precede quindi gli effetti (gli avvenimenti empiricamente riscontrabili). Di procedimento che non risale dagli effetti alla causa ma che parte dal concetto stesso della causa.

Ma dopo la critica di Hume al rapporto di causalità che ne dimostrava la contingenza riducendolo a uno stato d'animo di attesa di un effetto che poteva o che non poteva prodursi in presenza di una causa si pone per Kant la necessità di rifondare teoreticamente quella conoscenza che il progresso scientifico del resto dimostra praticamente di essere efficace: questo non sarebbe possibile se i fondamenti del sapere scientifico, come di tutto il sapere, fossero inconsistenti.
Kant distingue la Logica in logica generale che è quella aristotelica e logica trascendentale come quella oggetto della sua trattazione riguardante il nostro modo di conoscere A differenza della logica generale questa logica kantiana vuole analizzare le possibilità di conoscere tramite gli La «Critica della ragion pura» di Kant. Per via dello scetticismo humiano che aveva confutato il sapere fondato delle scienze, rendendolo instabile, Kant decide di riesaminare globalmente le fondamenta del sapere delle scienze, cioè la matematica e la geometria (trattate nell'Estetica Trascendentale), la fisica (Analitica Trascendentale) e infine la metafisica (Dialettica Trascendentale).

Kant usa l'immagine di Copernico in ambito filosofico: se vogliamo capire i meccanismi della conoscenza dobbiamo ribaltare il tradizionale modo di considerarla: com'è accaduto per l'apparente movimento del Sole, dobbiamo fare riferimento alla Terra, al soggetto, al modo di funzionamento del suo intelletto e non alla cosa conosciuta. Se insistessimo su quest'ultimo punto di vista ci scontreremmo con lo Dall'analisi della ragione, del soggetto conoscente, risulta che una conoscenza valida per tutti gli uomini, universale quindi, e necessaria è invece possibile poiché tutti condividono la stessa dinamica conoscitiva, rappresentata da quelle funzioni «Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupa non di oggetti, ma del nostro modo di conoscenza degli oggetti, in quanto questa deve essere possibile Per approfondire ulteriormente si deve specificare come i giudizi sintetici a priori non derivino ovviamente dall'esperienza: Kant elabora così una nuova teoria della conoscenza considerata come insieme di materia e forma.

In altre parole è il soggetto stesso che attraverso il suo pensiero va a costruire il mondo dell'esperienza. Piccolo Dizionario Filosofico concesso gentilmente da www.forma-mentis.net Le forme a priori della sensibilità: spazio e tempo. Il ruolo dell'intelletto è dare unità alle diverse rappresentazioni in un giudizio, fornendo al contempo un’intuizione, cioè un contenuto trascendentale cui Kant attribuisce il nome di categoria.

Diverse sono le implicazioni che Kant compie con questa "rivoluzione copernicana" in filosofia: per prima cosa non è più la mente che si modella sulla realtà, ma è la realtà che si modella sulle forme a priori. La conoscenza fenomenica dunque è apparente nel senso che appare a ciascuno in modo diverso a seconda della propria sensibilità.

Le matematiche si poggiano rispettivamente sui giudizi fondanti di spazio e tempo, e proprio per questo tali discipline hanno validità anche per la natura. La lettura di questo termine ci deve ricondurre ad una doppia esigenza: una di ordine programmatico ed una di ordine metodologico. L'intelletto, secondo grado della conoscenza, produce giudizi e utilizza le «La ragione umana, anche senza il pungolo della semplice vanità dell'onniscienza, è perpetuamente sospinta da un proprio bisogno verso quei problemi che non possono in nessun modo esser risolti da un uso empirico della ragione... e così in tutti gli uomini una qualche metafisica è sempre esistita e sempre esisterà, appena che la ragione s'innalzi alla speculazione»Per Kant l'aritmetica e la geometria sono la base di tutte le scienze: In fact, he supposed (pace Hume) that arithmetic and geometry comprise such judgments and that natural science depends on them for its power to explain and predict events. La fondazione del sapere è quindi di fatto affidata al criticismo.