eine Kirchenspaltung drohte, wirkte sie für eine Friedenslösung. Alastair J. Minnis and Rosalynn Voaden, eds.
Santa Caterina da Siena è una donna straordinaria, che per la forza del suo spirito e della sua azione ha avuto un ruolo di enorme rilievo nella storia della Chiesa e dell’Europa, anche perché il secolo in cui visse – il quattordicesimo – fu un’epoca travagliata per la vita della Chiesa e … Santa Caterina è stata proclamata patrona d'Italia nel Infine l'arcidiocesi Ordinariato Militare per l'Italia riconosce santa Caterina come patrona del Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana e dell'Associazione per l'assistenza spirituale alle Forze Armate - P.A.S.F.A., entrambi enti operanti nel contesto dell'ordinamento militare.
Caterina di Jacopo di Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena (Siena, 25 marzo 1347 – Roma, 29 aprile 1380), è stata una religiosa, teologa, filosofa e mistica italiana.. Venerata come santa, fu canonizzata da Pio II nel 1461; nel 1970 è stata dichiarata dottore della Chiesa da Paolo VI. Sono ricordati diversi episodi di carità verso i poveri (come i vestiti dati ai più bisognosi o un mantello donato a un povero pellegrino) e verso gli infermi (come Cecca la lebbrosa, che lei assistette e curò con amore, anche se si narra che la sua assistenza venne ricambiata con percosse e insulti). In Medieval Holy Women in the Christian Tradition c. 1100-c. 1500. Il «Tutti voi, del resto, ricordate quanto [...] sia stata affamata di giustizia e colma di viscere di misericordia nel cercare di riportare la pace in seno alle famiglie e alle città, dilaniate da rivalità e da odi atroci; quanto si sia prodigata per riconciliare la repubblica di Firenze con il Sommo Pontefice La santa è anche raffigurata insieme a San Domenico nel quadro della Beata Vergine del Santo Rosario di Numerose sono oggi le reliquie attribuite a Caterina.
Fu allora isolata dalla sua stessa famiglia. Finnegan, Mary Jeremy.
/ Concedimi carità e timore. «Spirito Santo, vieni nel mio cuore, per la tua potenza tiralo a te, Dio vero.
Ma era soprattutto la preghiera comune la cosa più difficile per lei. Al Capitolo non fu trovata in Caterina nessuna colpa ma, riconoscendo la singolarità del suo caso, i Padri preferirono prendere una decisione eccezionale: le assegnarono un confessore personale, il quale fosse sua guida e garante del suo spirito domenicano; a questo compito fu assegnato fra Rientrata a Siena da Firenze, Caterina fu impegnata ad assistere gli ammalati, colpiti da una delle frequenti epidemie di quel tempo. Turnhout: Brepols, 2010. La data di nascita non è attestata da documenti coevi ma dalla tradizione. Qui stava ritirata in preghiera e qui aveva frequenti colloqui familiari con Gesù Cristo suo mistico Sposo.
La mattina della domenica dopo l'Ascensione, il 29 aprile 1380, prima dell'alba, fu notato in lei un grande mutamento, che fece pensare all'avvicinarsi della sua ultima ora. Caterina fu attiva soprattutto presso l'Nelle testimonianze prodotte da frate Tommaso CaffariniNell'ottobre del 1370 i fratelli della santa si trasferirono a Firenze e, dopo alcuni mesi di residenza, chiesero di ottenere la cittadinanza fiorentina. Alastair J. Minnis and Rosalynn Voaden, eds. From 1375Towards the end of 1375, she returned to Siena, to assist a young political prisoner, Niccolò di Tuldo, at his execution.Catherine returned to Siena and spent the early months of 1377 founding a women's monastery of strict observance outside the city in the old fortress of Belcaro.Late in 1377 or early in 1378 Catherine again travelled to Florence, at the order of Gregory XI, to seek peace between Florence and Rome.
Sono annoverate frequenti estasi da lei avute mentre appoggiata a un pilastro ottagonale. In cambio del prodigio la santa chiese ai varazzini di onorare il loro illustre concittadino, dedicando una cappella a suo nome e alla Santissima Trinità.
Istituto Istruzione Superiore Caterina da Siena Milano - Viale Lombardia, 89 – 20131, Milano Tel. - Domenicana, nata a Siena da Iacopo, tintore nel rione di Fontebranda, e da Lapa di Puccio Piagenti, il 25 marzo 1347, morta a Roma il 29 aprile 1380 e sepolta nella chiesa della Minerva.